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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

L'Olio del Poeta

  Ho fatto parecchie domande al poeta Lucio Toma. Di punti interrogativi ce ne sono pochi: le domande che mi interessavano erano le sue. In un primo momento avevo pensato di arrivare alla poesia per vie laterali, perché non mi piace giocare al critico letterario. Ma così rischiavo di non centrare il punto. Per fortuna c’è la poesia, intesa come prodotto finito. Si è parlato di quella. E anche di qualcos’altro, che ha a che fare con la poesia e con la terra.   Molti anni fa – non ci conoscevamo ancora – lessi una tua poesia pubblicata sulla rivista omonima [1] . Iniziava così: “Riprendere la parola nascosta / che oracola brandelli / d’universo…”. Mi piacquero molto quei versi, con l’uso transitivo del verbo “oracolare”.   Fu una delle mie prime poesie, e risale alla plaquette autoprodotta per i tipi de Il Cinghiale ferito del rimpianto Carlo Torelli, grande intellettuale sanseverese e mio pigmalione. Zigrinature (titolo della plaquette, N. d. R.) risente del...