Milius, L'ora di ginnastica E poi il potenziale inespresso, il pensiero che tartaglia, l'ansia della pagina bianca (Mallarmé, non rompere), la paralisi del non detto o del meglio non dirlo . La paura che prende i più consapevoli. E lei, la Grande Scusa imbellettata: il tempo che manca. La concentrazione che balla nelle ore più fertili. Il lavoro, il matrimonio e la famiglia, inventati per disturbare il flusso creativo: "Il pianto di quel piccolo bastardo mi impedisce di scrivere! Ficcagli la tetta in bocca!". Una voragine che ingoia milioni di sguardi attoniti e di povere malinconie. Possibile che la tua sfiducia nell’uomo non produca una poesia decente? Possibile che il tuo nichilismo ti suggerisca solo pensieri banali? Possibile. Non so se siano più infelici gli scrittori, che non riescono a pubblicare o quelli che pubblicano e restano, nel migliore dei casi, nella penombra. Non distinguo tra "scrittori" e "scriventi", perché è una...