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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

L'invito

  Ho saputo ieri della morte di Udo, il grande disturbatore, il plagiatore occulto. Che fosse una lettura pubblica, la presentazione di un libro o una conferenza, Udo era lì in agguato. Guardava l'autore masticando la bile. Si agitava sulla sedia, si rimetteva composto, si allentava il nodo della cravatta. Aspettava che il nervoso gli passasse, ma il nervoso non gli passava. Alla fine scoppiava: sputava tutto il veleno che aveva in corpo. A una poetessa che secondo lui citava Montale a sproposito, gridò: "Montale l'ho letto anch’io, scema!". Gabrio non apprezzava le irruzioni di Udo nei dibattiti. Le consegnava alla cronaca delle invidie da disfatta privata, dei malanimi tersitiani, degli storti rospi mal abortiti intellettuali di provincia. "E' uno sfigato," diceva "e questo in sé non è né un bene né un male. Ma comportandosi così, ci sputtana tutti, e questo sì che è un male". Joyce copiato integralmente: giustificazione: non lo conoscevo.