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Il disegno stilizzato

Painters on the cables of the Brooklyn Bridge, Ottobre 1914, fotografia di Eugene De Salignac


Noi disegnavamo uomini di stanghe 

la testa un cerchio gli occhi due 

punti la bocca una u un po' più larga.

Lui gonfiava la stanga del tronco 

inseriva un cuore di precisione

aggiungeva alle mani le unghie

i solchi vinilici dei polpastrelli: 

non ancora arte e non più un gioco

quel suo applicarsi esatto e feroce.

Noi altri gli alunni senza talento 

lo invidiavamo il terzultimo della 

classe che con la matita scavava 

la fossa alla nostra insipienza 

lo invidiavamo e avevamo torto -

non sapevamo che la sua libertà

era chiusa in quell'ora di disegni 

forzati - la fantasia un difetto 

dell'obbedienza, lo sprofondo in

una miniera guardata dal fiato

del maestro. Quando era a casa

l'Artefice - così lo chiamavamo -  

preso nella rete dell'incertezza - 

perché non sapeva a cosa obbedire -  

per disegnare un uomo 

tracciava linee e cerchi come noi.

 


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