Così la preghiera illumina il quaderno -
soltanto un po' di fuoco nella mano -
chiede agli anni di incontrare
un uomo: incontrarlo
come un lembo si impiglia
nella porta
Così il battito fa eco
dal Gohonzon, giuntura
del tremore riflesso
della goccia
Così dev'essere: possedere
poco, il bodhisattva
un motore insabbiato
un rudere in collina
e non amare le donne
che miagolano
nei caruggi le sere
d'inverno
(e pure d'estate)
che ammaestri le ombre
o gli giri intorno
purché dosi bene le
vocali aperte
L'uomo che si sporge dalle parole
non parla fa segno di no con la testa:
vorrebbe entrare nella sua stanza
lasciarle il livido di un vizio
frettoloso
Ma i miagolii notturni delle donne
e la sua pronuncia difettosa
e tutti i pranzi che gli regalano
perché ha le ciglia di una ragazza:
è solo questo che lo trattiene
sulla soglia da più
di trent'anni
Non riesce a dirglielo: non è lui -
quel giorno lui andava dal barbiere -
non è lui il così sia che le chiude
la lampo le riempie
il bicchiere
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